Leggere a scuola: strategie per allenare ragazze e ragazzi al piacere della pagina scritta

Obiettivi


Quale rapporto esiste tra antologia e la versione integrale dei brani selezionati? Come vengono scelti e come invogliare studentesse e studenti ad approfondire? Queste e altre tematiche saranno trattate e approfondite nel convegno organizzato da Mondadori Libri e Mondadori Education, dedicato alla lettura nella Scuola Secondaria di 1° grado. Particolare attenzione sarà riservata al contributo e al valore della letteratura contemporanea per ragazze e ragazzi.

Incontro con Alice Bigli, allenatrice di lettura, Lodovica Cima, scrittrice ed editrice, Pierdomenico Baccalario e Daniele Aristarco, scrittori.

 

Relatori


Lodovica Cima lavora nel mondo dell’editoria per ragazzi da trent’anni. Ha pubblicato più di 200 titoli per bambini e ragazzi e da molti anni insegna al Master per l’Editoria istituito dall’Università degli studi di Milano, dalla Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e da AIE. Tiene corsi di aggiornamento per insegnanti, incontri con bambini, ragazzi e genitori nelle scuole, incontri di lettura animata anche per bambini della scuola dell’infanzia.

Alice Bigli si è laureata in Scienze dell'educazione con una tesi in letteratura per l'infanzia. Ha lavorato per molti anni in una libreria specializzata, ha ideato e condotto attività di educazione alla lettura in tutta Italia e si occupa di formazione e aggiornamento per insegnanti, librai, educatori, bibliotecari, genitori sui temi dell'educazione alla lettura e della letteratura per bambini e ragazzi. Ha fondato Mare di libri, festival dei ragazzi che leggono, di cui è presidente. Per Mondadori ha pubblicato Leggere piano, forte, fortissimo (2023).

Pierdomenico Baccalario è un notaio felicemente mancato. Risponde subito alle email o non risponde affatto, a seconda se stia o meno scrivendo uno dei numerosi libri per ragazzi che sono diventati il suo lavoro. Le sue opere migliori, e anche alcune delle peggiori, sono tradotte in tutto il mondo. Nel 2014 ha fondato a Londra l’agenzia creativa collaborativa Bookonatree, specializzata in storie per ragazzi. Il suo ultimo libro è le cose importanti, il memoriale postumo di Gianluca Vialli, di cui era un grande amico.

Daniele Aristarco è autore di racconti, romanzi, testi scolastici e saggi divulgativi, pubblicati sia in Italia che in Francia e tradotti in molte lingue. Ha insegnato lettere nella scuola media e ora scrive libri per ragazze e ragazzi, oltre che per la radio e per il teatro. Tiene laboratori di scrittura creativa, cura progetti di formazione rivolti alla Primaria per conto di Mondadori Education.

 

Puentes entre la literatura y la actualidad

Obiettivi


La necesidad de “poner al día” los textos literarios surge de la toma de conciencia de que lo que hace de ellos obras irrepetibles, cuyo valor literario se reconoce tanto por la forma como por el contenido, no solamente no se deterioran con el transcurso del tiempo, sino que, al contrario, se actualizan en cada época. Por esta razón hemos hecho constantes referencias al mundo actual, estableciendo comparaciones, diálogos y puentes entre el pasado, del que nos hablan los autores estudiados, y la contemporaneidad. Sabemos que tales referencias son motivadoras, atraen la atención de los estudiantes, que pueden crear lazos entre lo que estudian y su propio mundo, y los acostumbran a indagar sobre el significado profundo de lo que leen y su relación con temas, conflictos y asuntos de la actualidad.

 

Relatrice


María del Rosario Uribe Mallarino: Desde comienzos de los años setenta ha desplegado una intensa actividad docente y académica en el campo de la enseñanza de la lengua y de la literatura en español. Hasta el año 2017 fue investigadora en la Universidad de Milán y profesora titular de Lengua española y Didáctica de la lengua española y de los ciclos de formación de profesores de español (SILSIS, PAS, TFA). Es autora y coautora de diversos artículos, manuales de texto y libros de apoyo para la enseñanza y el aprendizaje de ELE. Publica textos para la enseñanza de la lengua y la literatura en español con la editorial Mondadori Education a partir del año 2005 y colabora en la revista LEND (Lingua e Nuova Didattica).

 

Termodinamica e meccanica statistica, un ponte dal macro al micro

Spesso la grandezze e i principi della termodinamica vengono introdotti direttamente attraverso la loro interpretazione microscopica. Questo approccio è in contrasto sia con lo sviluppo storico delle scoperte che sono avvenute sia con il fatto che la validità della termodinamica classica prescinde dall’esistenza degli atomi. La distinzione tra l'approccio classico e quello statistico è di fondamentale importanza per poter comprendere l'enorme portata del lavoro che portò diversi fisici, tra i quali spicca la figura di L.Boltzmann, a dare una spiegazione ai principi e all'irreversibilità della termodinamica partendo dalle leggi reversibili della meccanica. Nei primi anni del 1900 le teorie nate da questi lavori permetteranno sia di arrivare a una dimostrazione sperimentale definitiva dell’ipotesi atomica, sia di mettere in evidenza per la prima volta i limiti della meccanica newtoniana aprendo così la strada alla meccanica quantistica.

 

Relatore


Andrea Brognara è fisico teorico e dottore di ricerca in fisica. Insegna con passione fisica e matematica nei licei scientifici da oltre 20 anni. Attualmente insegna al Liceo Copernico di Bologna. È autore, per Mondadori Education, di HUBBLE Con gli occhi della fisica (2022).

 

Moderatrice


Rita Occhipinti - Progettista redazione scientifica SS2 Mondadori Education


 

L’economia siamo noi

Obiettivi


La parola economia deriva da un termine greco antico che significa “cura della casa, della propria abitazione”. Basta questo a farci capire quanto economia e finanza ci riguardino da vicino e debbano essere oggetto della nostra attenzione. Non è una novità: gli esseri umani del passato non conoscevano i raffinati strumenti monetari e finanziari di oggi e avevano un’idea dell’economia sicuramente molto semplificata. Sapevano però che il benessere di una popolazione si basava sulla forza della sua moneta, sulle ricchezze che sapeva accumulare, su come sapeva far fruttare la terra e rendere vitali i commerci. È tanto diverso da ciò che accade oggi?

 

Relatori


Federico Rampini, Giornalista e saggista italiano naturalizzato statunitense, Federico Rampini appresenta un testimone diretto della geopolitica internazionale. Per anni corrispondente dall’estero, è stato vicedirettore de Il Sole 24 Ore e dal 1997 al 2021 corrispondente estero per La Repubblica. Oggi ricopre il ruolo di editorialista del Corriere della Sera da New York.

Roberto Roveda Laureato in Lettere moderne e in Scienze storiche, nonché noto medievalista specializzato in divulgazione storica, Roberto Roveda collabora con riviste del calibro di Medioevo, Limes  e Focus ed è autore e collaboratore di numerosi saggi e manuali scolastici.

 

Siamo ancora in grado di padroneggiare la tecnologia?

Obiettivi


A torto si pensa che il mondo antico e medievale non avesse a che fare con la tecnologia. Viceversa, i nostri antenati facevano affidamento a tecnologie che in buona parte utilizziamo ancora oggi: la ruota oppure le tecniche per la lavorazione dei metalli sono solo due esempi. In molti casi, questo è vero, preferivano ricorrere alla manodopera degli schiavi piuttosto che mettere a punto nuovi strumenti per le lavorazioni. Da circa due secoli, noi viviamo in un mondo in cui il lavoro umano viene sempre più sostituito da quello delle macchine. Abbiamo messo a punto macchine e soluzioni tecnologiche che paiono rendere noi esseri umani superflui e antiquati. Ma veramente è così?

 

Relatori


Federico Rampini, Giornalista e saggista italiano naturalizzato statunitense, Federico Rampini appresenta un testimone diretto della geopolitica internazionale. Per anni corrispondente dall’estero, è stato vicedirettore de Il Sole 24 Ore e dal 1997 al 2021 corrispondente estero per La Repubblica. Oggi ricopre il ruolo di editorialista del Corriere della Sera da New York.

Roberto Roveda Laureato in Lettere moderne e in Scienze storiche, nonché noto medievalista specializzato in divulgazione storica, Roberto Roveda collabora con riviste del calibro di Medioevo, Limes  e Focus ed è autore e collaboratore di numerosi saggi e manuali scolastici.

 

Linguaggi narrativi specchio di relazioni

Obiettivi


Come una storia corale e lo studio dei linguaggi può accompagnare la lettura di sé e delle proprie emozioni: personaggi e avventure per un'immersione nell’adolescenza e nelle dinamiche di un’età difficile e nell’esplorazione dei rapporti intergenerazionali a confronto con la Storia, la grande storia che si fa concreta.

Un'occasione speciale per scoprire la nuova narrativa Mondadori Education L'estate del tesoro nascosto, direttamente dalla voce dell'autrice Lodovica Cima.

 

Relatrice


Lodovica Cima lavora nel mondo dell’editoria per ragazzi da trent’anni. Ha pubblicato più di 200 titoli per bambini e ragazzi e da molti anni insegna al Master per l’Editoria istituito dall’Università degli studi di Milano, dalla Fondazione Alberto e Arnoldo Mondadori e da AIE. Tiene corsi di aggiornamento per insegnanti, incontri con bambini, ragazzi e genitori nelle scuole, incontri di lettura animata anche per bambini della scuola dell’infanzia.


Moderatrice


Alice Bigli si è laureata in Scienze dell'educazione con una tesi in letteratura per l'infanzia. Ha lavorato per molti anni in una libreria specializzata, ha ideato e condotto attività di educazione alla lettura in tutta Italia e si occupa di formazione e aggiornamento per insegnanti, librai, educatori, bibliotecari, genitori sui temi dell'educazione alla lettura e della letteratura per bambini e ragazzi. Ha fondato Mare di libri, festival dei ragazzi che leggono, di cui è presidente. Per Mondadori ha pubblicato Leggere piano, forte, fortissimo (2023).

 

 

Come partecipare



  • Ti ricordiamo che l'iscrizione è avvenuta correttamente solo se hai ricevuto la mail di conferma di iscrizione. Per partecipare alla diretta streaming, basta cliccare sul link inserito nella mail di conferma iscrizione e cliccare sul tasto PARTECIPA, nel giorno e all’ora dell’evento prescelto.

  • Se non hai ricevuto la mail di conferma di iscrizione, controlla la cartella posta indesiderata o spam. Qualora la mail di iscrizione non fosse presente neanche in questa cartella, ti consigliamo di ripetere l’iscrizione e completare la procedura entro l'orario di inizio dell'evento. Hai tempo fino alle ore 23:59 del giorno del live per vederlo e ricevere l'attestato di partecipazione.

  • Non sei riuscito/a a iscriverti correttamente? Consulta la pagina FAQ


 

Attestato di partecipazione


Entro una settimana lavorativa dall'evento il tuo attestato di partecipazione sarà disponibile alla pagina mondadorieducation.it/attestati

 

Dal nostro Catalogo

L'estate del tesoro nascosto

di Lodovica Cima


Un'occasione perfetta per coinvolgere, divertire e far riflettere gli studenti
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L’energia: ciò che muove il mondo

Obiettivi


Quale è stata la prima fonte di energia che l’essere umano ha usato nella storia? È molto semplice: la forza muscolare, propria e degli animali. A volte magari ci sfugge ma la forza muscolare è stata la principale risorsa energetica per migliaia e migliaia di anni, almeno fino alla fine del Medioevo. 

Alla forza muscolare si sono aggiunte poi altre risorse energetiche come il vento, la forza dell’acqua e del vento. Poi, sempre la forza del carbone alimentò le prime macchine a vapore. Si era nel XVIII secolo e si era solo all’inizio di quella Rivoluzione industriale in cui ancora siamo immersi. Una rivoluzione fatta di macchine, tecnologie e soprattutto dello sfruttamento di forme di energia prima impensabili per varietà, qualità e quantità. Una rivoluzione che ha portato enormi benefici, ma con cui oggi dobbiamo fare i conti dal punto di vista della sostenibilità e dell’impatto sull’ambiente.

 

Relatori


Federico Rampini, Giornalista e saggista italiano naturalizzato statunitense, Federico Rampini appresenta un testimone diretto della geopolitica internazionale. Per anni corrispondente dall’estero, è stato vicedirettore de Il Sole 24 Ore e dal 1997 al 2021 corrispondente estero per La Repubblica. Oggi ricopre il ruolo di editorialista del Corriere della Sera da New York.

Roberto Roveda Laureato in Lettere moderne e in Scienze storiche, nonché noto medievalista specializzato in divulgazione storica, Roberto Roveda collabora con riviste del calibro di Medioevo, Limes  e Focus ed è autore e collaboratore di numerosi saggi e manuali scolastici.

 

La lingua di Galileo

Gli obiettivi


La prosa scientifica di Galileo rappresenta un momento decisivo per le vicende dell’italiano, perché ne favorisce l’affermazione come lingua della scienza speculativa. Il seminario intende sollecitare una riflessione sulle peculiarità linguistiche della scrittura galileiana, stilisticamente improntata a un tono elegante e medio che tiene assieme ambizione letteraria e rigore dimostrativo.

Si parlerà di:

  • Dal latino al volgare. Si rifletterà sulla scelta galileiana del volgare come lingua della scienza speculativa, mettendola a confronto con l’introduzione del volgare nel diritto promossa da Giovanni Battista De Luca.

  • Le strutture della lingua galileiana. A una rapida rassegna dei principali aspetti fono-morfologici della lingua galileiana si affiancherà la presentazione delle principali linee di tendenza del lessico tecnico-scientifico e della fortuna del modello galileiano.



Relatore


Giuseppe Zarra insegna Storia della lingua italiana e Linguistica italiana all’Università «Aldo Moro» di Bari. Si è occupato prevalentemente di lessicografia italiana, di volgari medievali e di volgarizzamenti. Tra le sue pubblicazioni Il «Thesaurus pauperum» pisano. Edizione critica, commento linguistico e glossario (Berlino-Boston, 2018). È autore (con Emiliano Picchiorri e Pietro Trifone) del manuale L’italiano nella storia. Lingua d’uso e di cultura per i tipi di Le Monnier Università (2023).

 

Moderatore


Matteo Tasca, Redazione Umanistica Secondaria di secondo grado Mondadori Education

 

Dal nostro Catalogo

L'ITALIANO NELLA STORIA

di Pietro Trifone, Emiliano Picchiorri, Giuseppe Zarra


Se nell’età di Dante si avvia l’affermazione di una varietà di prestigio fondata sul toscano letterario, e nel Rinascimento si realizza il consolidamento di quel modello con la sua sistemazione normativa, solo dopo l’Unità si pongono le basi per l’estensione dell’italiano dall’uso scritto di una minoranza colta all’uso scritto e parlato dell’intera comunità nazionale. Lo schema «toscano antico → italiano scritto → italiano scritto e parlato» va naturalmente interpretato alla luce delle dinamiche presenti nelle diverse aree linguistiche, nei diversi gruppi sociali, ambienti culturali e contesti comunicativi. In un processo così articolato, straordinarie imprese individuali come la Commedia dantesca o i Promessi Sposi manzoniani e grandi eventi storici come la diffusione della stampa o l’unificazione nazionale hanno accelerato e orientato il cambiamento linguistico, che oggi passa anche attraverso Internet e le scritture digitate. I principali fattori macrostorici costituiscono i centri di gravità o i punti di sintesi delle varie microstorie regionali e sociali.
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Leggere è insegnare a pensare

Obiettivi


Leggere è compiere un viaggio. 

Compiamo questo viaggio ogni volta che ci apprestiamo  a leggere un racconto, di fronte ad un romanzo o a un argomento di studio, un articolo o un discorso. Forse non proprio a tutti piace leggere ma a tutti piacciono le storie. Nell’opinione comune leggere storie sembra riguardi esclusivamente l'insegnamento dell'italiano ma, se come ci insegna Lucy Calkins “Leggere è insegnare a pensare”, non è così e leggere storie può servirci di fronte a qualsiasi materia di studio e disciplinaQuesto significa che non importa cosa dobbiamo imparare, le storie ci insegnano sempre qualcosa e possono aiutarci a comprendere, a capire noi stessi e a decifrare il mondo. Per entrare nelle storie e compiere questo viaggio però è necessario essere attrezzati, occorre imparare strategie e tecniche che ci permettano una comprensione profonda, di utilizzare le conoscenze pregresse, attivare e allenare il ragionamento, ancorare ciò che conosciamo come  “contenuti” e farli nostri. Attraverso la lettura possiamo allenare la pazienza cognitiva ovvero la capacità di guardare il mondo con occhi diversi, ritrovare l’interesse, la curiosità, l’amore per i dettagli e le sfumature. Il laboratorio è dunque la palestra ideale per allenare la pazienza cognitiva, per  imparare a sostare nel pensiero e “imparare facendo” in tempi distesi; attraverso la lettura possiamo imparare ad ascoltare, osservare, riflettere, discutere e costruire significato attraverso il confronto e la condivisione con gli altri, scrivere ciò che pensiamo e sentiamo. Tutto questo lo possiamo trovare nella cornice didattica del laboratorio di lettura e scrittura o Writing and Reading Workshop e nelle routine di pensiero del Making Learning Thinking Visible per raggiungere il traguardo di trasformare i nostri studenti in lifelong readers and writers, lettori e scrittori per la vita e non solo per la scuola.

 

Relatrice


Elisa Golinelli, laureata in Storia Antica, insegna nella scuola secondaria di primo grado come docente di lettere presso la scuola F. Montanari di Mirandola nel modenese. Negli ultimi anni ha approfondito la sua formazione in diversi campi, conseguendo un master in “Didattica e psicopedagogia dei disturbi specifici dell’apprendimento” presso l’Università degli Studi di Bologna e in "Tecnologie per la didattica" presso il Politecnico di Milano. Dal 2016 studia e sperimenta la metodologia del Writing and Reading Workshop di cui è formatrice, tiene corsi per la promozione della lettura e della scrittura per insegnanti, scuole, librerie e biblioteche. Ha scritto con Sabina Minuto “Amano leggere, sanno scrivere” (Pearson 2019), “Lettori e scrittori crescono" (Pearson 2021) e Al tuo fianco (Pearson 2023), “Scrivere con il WRW” Antologia italiana per il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado (Palumbo 2023) e Meraviglia da sfogliare QdR 16 (Loescher 2023).

 

Moderatore


Andrea Massi, Redazione umanistica SS1

 

Dal nostro Catalogo

Salto nel tempo

di Vittoria Calvani


Un nuovo manuale di storia di Vittoria Calvani, rigoroso e aggiornato, pensato per coinvolgere, stimolare e incuriosire la classe
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La lingua italiana e i suoi musei

Gli obiettivi


Il 6 luglio 2022, nello splendido complesso architettonico di Santa Maria Novella a Firenze, è stato inaugurato in anteprima il MUNDI. Museo nazionale dell’italiano. Il MUNDI è il primo grande museo della lingua italiana: un luogo a lungo progettato e immaginato, che finalmente è diventato realtà, e le cui diciotto sale verranno aperte al pubblico entro l’estate del 2024. Nel frattempo, però, c’è un altro museo della nostra lingua che è possibile visitare già da qualche tempo, ed è possibile farlo da ogni parte del mondo, senza doversi muovere da casa propria; volendo, anche con una guida in lingua inglese. Quello di cui stiamo parlando è il Multi. Museo multimediale della lingua italiana, raggiungibile dal primo giugno 2023 all’indirizzo multi.unipv.it.

Si parlerà di:

  • I musei della lingua nel mondo. Si farà una breve ricognizione dei principali musei che nel mondo sono dedicati alle lingue o al linguaggio. 

  • L’idea di un museo della lingua italiana. Si ricostruirà brevemente la storia di questa idea negli ultimi venti anni. 

  • L’inaugurazione del MUNDI. Si descriverà il piano terra del Museo Nazionale dell’Italiano inaugurato il 6 luglio 2022.

  • Il progetto del MUNDI. Si esporrà il progetto scientifico-architettonico elaborato per le diciotto sale del MUNDI.

  • Com’è fatto il Multi. Verrà proposta una breve visita guidata attraverso i sei percorsi del Museo multimediale della lingua italiana.



Relatore


Giuseppe Antonelli è professore ordinario di Storia della lingua italiana all'Università di Pavia, dove presiede il Centro per gli studi sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei. Scrive su «7» e «la Lettura» del «Corriere della Sera»; per molti anni ha raccontato storie di parole su Rai3 e Rai Radio3. Con Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin ha curato la Storia dell'italiano scritto in sei volumi (2014-2021; premio Cesare Pavese per la saggistica); con la collaborazione di Giovanni Battista Boccardo e di Federico Milone, è stato curatore scientifico della mostra Dante. Un’epopea pop (Museo d’Arte della città di Ravenna). Tra i suoi ultimi libri: Volgare eloquenza (Laterza, 2017), Il museo della lingua italiana (Mondadori, 2018), Il mondo visto dalle parole (Solferino, 2020) e Il piacere del significante (Cesati, 2022). Per Einaudi ha pubblicato da poco Il Dante di tutti. Un'icona pop (2022) e per Mondadori Education è co-autore, insieme a Emiliano Picchiorri e  Leonardo Rossi, della grammatica italiana per la Scuola Secondaria di Primo Grado La lingua in cui viviamo e della grammatica italiana per la Scuola Secondaria di Secondo Grado L'italiano dal vivo.

 

Moderatore


Matteo Tasca, Redazione Umanistica Secondaria di secondo grado Mondadori Education

 

Dal nostro Catalogo

LA CURA DELLE PAROLE

di Giuseppe Antonelli, Emiliano Picchiorri, Leonardo Rossi


Dalla norma all'uso, dalla parola al testo: una grammatica coinvolgente e innovativa che apre le porte all'attualità del linguaggio per trasmettere ai ragazzi il vero potere delle parole
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L'ITALIANO SIAMO NOI

di Giuseppe Antonelli, Emiliano Picchiorri


Un'edizione compatta che riunisce in un solo testo grammatica e comunicazione, per imparare a scrivere e a comunicare nel modo giusto
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