SPAZI PRE-OCCUPATI
Una rimappatura delle migrazioni transnazionali e delle eredità coloniali italiane
Autore/i e indice
L'autrice
Teresa Fiore è titolare della cattedra Inserra di Italianistica e Italoamericanistica a Montclair State University (USA). Ha anche insegnato a Harvard, NYU e Rutgers. La sua ricerca ha ricevuto fondi Fulbright, Rockefeller e NEH. Questo suo libro, in versione originale inglese, è stato vincitore del Premio AAIS 2017 (XX-XXI secolo), menzione speciale Premio Marraro/MLA 2018, e secondo posto Premio Gadda 2019. È anche co-curatrice di una sezione tematica di un numero del «Journal of Modern Italian Studies» (2018), dedicata alla crisi dei migranti nel Mediterraneo. Ha pubblicato numerosi articoli in inglese, italiano e spagnolo sulle migrazioni da e verso l’Italia sia in riviste che in volumi collettanei, tra cui L’Italia Postcoloniale (2014) e Storia degli italoamericani (2020), entrambi editi da Le Monnier Università. Al campus coordina programmi culturali e didattici sulla mobilità transnazionale di persone, idee e prodotti italiani (montclair.edu/inserra-chair).
Indice
Prefazione; Introduzione. Tutto in un punto: le inaspettate connessioni tra l’emigrazione, l’immigrazione e il (post)colonialismo in Italia; I. Acque: le navi e i viaggi migratori da e verso l’Italia: Apertura I. Un maroceano di pre-occupazione e possibilità: L’orda; 1. Attraverso l’Atlantico, verso la nazione: la nave migrante nelle canzoni di Mignonette e in Nuovomondo di Crialese; 2. La sovrapposizione di rotte mediterranee in Tornando a casa di Marra, La pelle che ci separa di Ragusa e Libera di Tekle: II. Case: gli spazi residenziali multietnici come archivi viventi di pre-occupazione e di invenzione: Apertura II. Un progetto multiculturale nella piazza nazionale: l’Orchestra di Piazza Vittorio; 3. Le Italie dislocate e gli spazi immigrati «delinquenti» nei conventillos argentini di Pariani e nel palazzo romano di Lakhous; 4. Scrivere del pastificio e della pensione come di case transnazionali: atti pubblici e privati in Pantanella di Melliti e Vita di Mazzucco; III. Luoghi di lavoro: una ri-occupazione creativa degli spazi della manodopera: Apertura III. Manodopera in movimento: i muratori di Rodari e la baby-sitter di Kuruvilla; 5. Fra nazione e migrazione: l’edificazione in Calce e martello di Cavanna e Il giorno di San Nicola di Adascalitei; 6. Le rotte circolari del lavoro domestico coloniale e postcoloniale: Alexandria di Però e Ciaravino e Storia di Woizero Bekelech e del signor Antonio di Ghermandi; Conclusione. L’Italia come laboratorio per l’immagi-nazione: la legge di cittadinanza tra flussi in entrata e flussi in uscita; Bibliografia; Indice analitico; Lista delle figure.