L'orazione de signis è la penultima delle Verrine, monumentale ciclo di orazioni accusatorie contro Gaio Verre, governatore di Sicilia dal 73 al 71 a.C. e protagonista di uno dei più clamorosi processi per malversazione di tutti i tempi. Delle Verrine, solo l'Actio I fu realmente pronunciata, e bastò a convincere i giudici della colpevolezza dell'imputato. Successivamente Cicerone compose e diffuse un'Actio II formata da cinque orazioni, nelle quali mise in luce ogni aspetto e momento della carriera criminosa dell'ex governatore di Sicilia. Nella quarta orazione, nota come "de signis", incentrata sulle razzie di opere d'arte compiute da Verre, viene splendidamente rappresentata la sua maniacale passione artistica, aspetto sintomatico della degenerazione del filellenismo aristocratico. Il presente volume contiene il primo commento scientifico moderno alla de signis ed è preceduto da un'ampia introduzione che affronta i principali problemi storici, retorici, stilistici e testuali del corpus, e inoltre dal testo critico e dalla traduzione.