LEOPARDI E GIULIANO IMPERATORE
Un appunto inedito dalle carte napoletane
Autore/i e indice
I curatori
Marcello Andria è docente a contratto di Storia della bibliografia presso il Dipartimento di scienze del patrimonio culturale dell’Università di Salerno, dove ha diretto il sistema bibliotecario di Ateneo. I suoi interessi di ricerca sono concentrati, in prevalenza, sui manoscritti leopardiani conservati a Napoli – dei quali ha portato alla luce negli anni numerosi inediti relativi allo Zibaldone, a progetti incompiuti e a elenchi di libri e letture –, su fondi storici e collezioni private.
Paola Zito è docente ordinaria di Discipline del libro e del documento presso il Dipartimento di Lettere e beni culturali dell’Università della Campania «Luigi Vanvitelli». Da oltre un trentennio si occupa di storia del libro e dell’editoria di antico regime, con particolare attenzione al rapporto tra produzione libraria ereticale e censura. Dagli anni Ottanta in poi ha reso noti e interpretato numerosi inediti leopardiani, concernenti prevalentemente liste bibliografiche e appunti di lettura.
Indice
- L’imperatore e Leopardi. Brevi note introduttive;
- Peut-être le premier des hommes: Giuliano nel XVII e nel XVIII secolo, di Maria Carmen De Vita;
- Giuliano l’Apostata in apologeti italiani del Settecento, prima e dopo Voltaire, di Stefano Trovato;
- Iulianus se ipsum nominat: un inedito appunto del giovane Leopardi dagli Opera omnia di Giuliano imperatore (C.L. XIII.27), di Marcello Andria;
- Anastilosi e progetto. Un metodo di longue durée. A proposito dell’autografo napoletano, di Paola Zito;
- Leopardi e il «tempo tutto sofistico» di Giuliano, di Maria Luisa Chirico e Daniela Borrelli;
- «Tutto mi trasferiscono in loro». Brevi note conclusive;
- Indice dei nomi.