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LA MAFIA COME METODO

Nicola Tranfaglia

Nel 1991, un anno prima delle stragi di Capaci e di via d'Amelio, era già chiaro, per chi avesse la lucidità necessaria, che la mafia, o, meglio, le mafie italiane, avevano un metodo di comportamento che si stava espandendo nelle istituzioni politiche e nella società civile dell'Italia contemporanea e che la reazione dello Stato si era dimostrata, fino a quel momento, debole e inefficace. Quello che sta accadendo ora appare come la conseguenza di una lunga coabitazione tra mafia e politica che è destinata a durare ancora fino a quando lo Stato non debellerà il fenomeno mafioso. Ma questo tentativo è davvero in corso? L'autore ha molti dubbi al riguardo e sente il bisogno di rievocare quello che è successo nei primi centocinquant'anni dell'Italia unita, riandando sommariamente al periodo che precede l'unificazione nazionale, indicando le conquiste e le contraddizioni delle numerose commissioni parlamentari di inchiesta, le battaglie e le sconfitte dei magistrati, le stragi terribili degli anni ottanta e novanta. È una storia che ha segnato la nostra Italia, e ancora continua a segnarla, in maniera indelebile.

Autore/i e indice

L'autore

Nicola Tranfaglia (Napoli, 1938), professore emerito di Storia dell’Europa e del Giornalismo nell’Università di Torino, attualmente insegna Storia della Mafia nella Facoltà di Lettere e Filosofia della medesima Università. È stato Deputato della Repubblica nella XV Legislatura e Consulente parlamentare negli anni novanta della Commissione sull’Affare Mitrokin. Direttore di alcune grandi opere collettive come Il mondo contemporaneo (dieci volumi, La Nuova Italia-Laterza), La storia della stampa italiana (sette volumi, Laterza) e, assieme a Massimo Firpo, La storia (quattordici volumi, Utet-Garzanti), si è occupato in quarant’anni di fascismo, antifascismo, terrorismi, mafia e di molti altri aspetti della storia italiana ed europea. Tra i suoi libri più recenti: La sentenza Andreotti (Garzanti, 2001); Fascismi e modernizzazione in Europa (Bollati Boringhieri, 2001); Ministri e giornalisti (Einaudi, 2003); La stampa del regime (Bompiani, 2005); Perché la mafia ha vinto (Utet libreria, 2008); Vent’anni con Berlusconi (Garzanti, 2009); Vita di Alberto Pirelli (Einaudi, 2010); Populismo autoritario (Dalai editore, 2010); Carlo Rosselli e il sogno di una democrazia sociale moderna (Dalai editore, 2010); La colpa (con Anna Petrozzi) (Dalai editore, 2011); Il fascismo e le guerre mondiali (Utet libreria, 2011).

Indice

Prefazione; 1. Mafia e Italia liberale; 2. Mafia e fascismo; 3. I problemi aperti nel periodo repubblicano; 4. Considerazioni preliminari sul fenomeno mafioso; 5. Lo stato degli studi e i problemi di definizione; 6. Un passo avanti e due indietro: la relazione Carraro del 1976; 7. L’offensiva della mafia e le ricerche degli ultimi decenni; 8. L’attacco allo Stato: da Mattarella a Dalla Chiesa; 9. Il caso Sindona e la P2; 10. La camorra e il rapimento Cirillo; 11. L’inchiesta del giudice Palermo: armi, droga e altri misteri; 12. L’agonia del sistema politico; 13. Il maxiprocesso si conclude e il sistema politico repubblicano va verso la crisi finale; 14. La storia di Giovanni Falcone; 15. La storia di Paolo Borsellino; 16. Le trattative tra mafia e Stato durante la lunga crisi del sistema politico repubblicano; 17. Considerazioni conclusive; Bibliografia; Atti parlamentari; Sentenze.

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    PP. 176 isbn: 9788861842595

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