Noi "esistiamo" solo perché siamo capaci di interagire favorevolmente con l'ambiente che ci circonda, con l'ecosistema. È la pressione ambientale che orchestra la nostra evoluzione di esseri viventi. Ma l'ambiente è per definizione mutevole e, nella sua mutevolezza, è spesso "inquinato" da pericoli, inaspettati e imprevedibili, che mettono a repentaglio il nostro equilibrio, il nostro "io biologico". Proprio per questa vulnerabilità ai cambiamenti ambientali, gli organismi viventi hanno sviluppato in miliardi di anni una sofisticata macchina di difesa, il sistema immunitario, che li rende capaci di affrontare tempestivamente pericoli sia previsti sia imprevisti. Una macchina imponente ed estremamente articolata, che svolge un'azione incessante basata sulla capacità di discriminare tra cosa è necessario e cosa non lo è, tra ciò da cui ci si deve difendere e ciò di cui si ha bisogno. Perché combattiamo un agente patogeno ma non consideriamo un "intruso" il feto che cresce nel ventre materno e che possiede per metà i geni paterni, quindi estranei al corpo della madre? Quali sono gli amici e quali i nemici del nostro organismo? Come può il sistema immunitario "ricordare" un antigene e combatterlo con le strategie già acquisite quando lo incontriamo nuovamente? (Questo, per esempio, è il meccanismo che sta alla base delle vaccinazioni). Un gioco delle parti potenzialmente "pericoloso" e sicuramente molto più raffinato di quanto ci si potesse aspettare solo fino a pochi anni fa; un sistema, una rete che si fonda sull'azione sinergica e concertata di tutti gli organi e tessuti che compongono il nostro organismo, cervello in primis.Ed è proprio sulle inedite interazioni tra cervello (fisico e psichico) e sistema immunitario che questo libro intende soffermarsi. Mentre, infatti, non sorprende che il cervello vada difeso, essendo l'organo più prezioso che abbiamo, sorprendono certamente i meccanismi che il cervello utilizza per difendersi, ma anche per contrattaccare. Una poderosa macchina da guerra che si avvale non solo di atomi, molecole, cellule e organi che operano in sintonia, ma anche di esperienze piacevoli o spiacevoli che, accumulate nel tempo e nei tessuti come cicatrici indelebili, vengono ricordate per poter essere ripercorse o accuratamente evitate.Un libro sotto molti aspetti inatteso perché concilia, in una visione d'insieme, argomenti che fino a poco tempo fa erano considerati come appartenenti a domini specialistici distanti tra di loro. Un libro, quindi, che coniuga le diverse discipline, sia in ambito biologico sia neuroscientifico, per dimostrare infine che solo la cooperazione tra le varie parti dà un significato al tutto ed è vincente in quell'equilibrio "ambientale" fondamentale per la nostra sopravvivenza.