Il volume offre un commento filologico e letterario al testo della tredicesima eroide di Ovidio, corredato da introduzione, traduzione e testo critico, che va ad aggiungersi alla già nutrita serie di commenti ad altre epistole della raccolta oggi al centro degli studi ovidiani. La sezione introduttiva discute tanto l'annosa questione della ricostruzione del mito di Protesilao e Laodamia con le diverse posizioni critiche in merito e una panoramica delle sue attestazioni nella letteratura greco-latina, quanto la particolare lettura ovidiana della storia, che gioca a sovrapporre all'ingenuità del personaggio femminile l'inconsistenza del simulacro del marito cui gli dei concedono di tornare sulla terra dopo la morte. Alla luce di un'interpretazione complessiva dell'epistola che tiene conto delle recenti acquisizioni della critica sulla poetica ovidiana, il commento, ampio e dettagliato, affronta le questioni letterarie e critico-esegetiche del testo contribuendo in più punti a far luce sui passi più problematici dell'eroide. Il volume è completato da una ricca e aggiornata bibliografia.