Giovanni Caboto
È poco nota in Italia la vicenda di Giovanni Caboto, avventuriero, esploratore, ingegnere e mercante veneziano che nella seconda metà del XV secolo dopo avere percorso Mediterraneo, Medio Oriente, Italia settentrionale, Spagna e Portogallo, approdò nell’Inghilterra di Enrico VII Tudor. Di là condusse una spedizione in Nordamerica, convinto di raggiungere l’Asia su una rotta più settentrionale e quindi più breve di quella adottata da Colombo. Fallì nel suo intento, ma fu probabilmente il primo europeo in età moderna a mettere piede sul continente nordamericano, di cui prese possesso in nome dell’Inghilterra. Carica di mistero la sua scomparsa dalla storia: di lui non si seppe più niente a partire dal suo ultimo viaggio nel 1498. Non è meno affascinante e ambigua la figura di suo figlio Sebastiano: succeduto al padre, fu creduto lo scopritore di un agognato passaggio a nordovest per raggiungere le ricchezze dell’Asia, assurgendo a una notorietà di portata europea.
Sebastiano Caboto
Il veneziano Sebastiano Caboto nel 1526 salpò da Siviglia a capo di una flotta che sulla rotta di Magellano avrebbe dovuto raggiungere le isole Molucche produttrici di spezie. Invece, una volta al Rio de la Plata si inoltrò per vie fluviali nel cuore del Sudamerica, alla ricerca di straordinarie ricchezze credute a portata di mano. Colà, ebbe da reprimere tentativi di ammutinamento da parte di ufficiali insofferenti alla sua autorità. Si erano rivelati problematici anche i rapporti con i nativi verso i quali Caboto aveva instaurato una sorta di dominio personale, andato però in frantumi dopo una loro sollevazione collettiva, causata dai soprusi subiti da parte dei conquistadores. L’armada cabotiana, avanguardia della conquista spagnola di ampie regioni corrispondenti agli attuali Uruguay, Argentina, Cile e Paraguay, era precipitata in un incubo entro un ambiente ostile, da cui venne poi espulsa. In questo viaggio lealtà, tradimenti, conflitti, tempeste, naufragi, avidità, deliri onirici, ardimento, vigliaccheria, arroganza e ferocia si sono succeduti in un caleidoscopio di vicende all’apparenza romanzesche, ma storicamente documentate.
Autore/i e indice
L’autore
Antonio Violante, professore associato, insegna Geografia storica all’Università degli Studi di Milano. Dopo avere tenuto corsi per anni nelle università di Seoul e di Belgrado, città in cui è stato anche addetto culturale presso le rappresentanze diplomatiche italiane all’estero, è ritornato come docente all’ateneo in cui si è formato. I suoi interessi scientifici si sono rivolti a varie branche della geografia, soprattutto a quella storica. In questo ambito è autore di articoli, contributi e monografie su Paesi, ambienti e culture che spaziano dall’Italia antica al mondo balcanico e all’Asia orientale, editi in Italia e all’estero. Ha coltivato un’attenzione pluridecennale per tematiche di geografia delle esplorazioni, riflesse nei suoi corsi universitari e, soprattutto, riguardo alle navigazioni e alle carriere di Giovanni e di Sebastiano Caboto.
Indice
Giovanni Caboto
- Introduzione;
- 1. L’impatto del nuovo sull’antico all’incontro tra due epoche;
- 2. Giovanni Caboto mercante, pellicciaio e avventuriero;
- 3. L’impresa di una vita;
- 4. L’avventura di Giovanni prosegue;
- 5. Il lascito di Giovanni Caboto;
- Iconografia;
- Bibliografia;
- Indice dei nomi;
- Indice dei luoghi.
Sebastiano Caboto
- Introduzione;
- 1. Sebastiano Caboto in Spagna (1512-1524);
- 2. Il miraggio delle ricchezze dell’Oriente (1525-1526);
- 3. Caboto in Atlantico e in Sudamerica: il viaggio di andata (1526-1527);
- 4. Dentro l’incubo (1528-1529);
- 5. Uscita dall’inferno (1530);
- 6. I processi (1530-1537);
- 7. L’ambiguo lascito del viaggio al Rio de la Plata;
- Un approfondimento: Santa Ana e il cacicco Yaguaron sulle acque del Paranà, di Mario Moiraghi;
- Iconografia;
- Bibliografia;
- Indice dei nomi;
- Indice dei luoghi e delle cose notevoli.