Le organizzazioni hanno scoperto l'apprendimento continuo. Oggi, chi lavora in una impresa (profit o no profit che sia) si sente messo in discussione tutti i giorni e si confronta in ogni istante con il cambiamento continuo. E la relazione tra individui e contesti di lavoro si ri-definisce sotto l'egida dell'imparare sempre da soli e con gli altri. Si aprono così problematiche molto grandi che riguardano l'apprendimento in età adulta come nuovo sistema di ri-conoscimento degli uomini e delle donne che vivono il loro progetto di vita personale nella dimensione professionale. Autoapprendimento e apprendimento collettivo diventano nuovi modi dell'evoluzione di una impresa. Ma come si può imparare da soli? E' possibile conciliare il proprio progetto di vita con i valori, i desideri strategici e gli obiettivi di business di una organizzazione? E poi come riuscire a vivere meglio sotto il peso del principio di prestazione che sembra essere l'unica "verità fondamentale" della vita di lavoro?Il volume intende dare al "professionista dell'educazione" una raccolta ragionata di tracce operative e di indizi teorici che possano orientare nella condizione di complessità compiuta in cui noi tutti ormai viviamo. Dove siamo chiamati a esistere in un epoca di enigmi e a "tenere insieme" il duplice e contraddittorio obiettivo al contempo funzionalistico ed esistenziale: far funzionare le macchine ma anche arricchire esistenzialmente gli individui.
Anno: 1970
IL NOVECENTO
Il volume sul Novecento affronta le ideologie e i movimenti politici nelle società di massa; i grandi conflitti mondiali; i totalitarismi fascista e nazista; la nascita, lo sviluppo e la fine dell'Unione Sovietica e del "socialismo reale"; le vicende della Cina comunista; la decolonizzazione; il ruolo egemonico degli Stati Uniti. Inoltre, seguendo le indicazioni e le suggestioni dei più moderni indirizzi storiografici, una assidua attenzione è stata rivolta alle vicende del mondo produttivo e della storia "materiale" dell'umanità. L'opera è aggiornata fino al governo D'Alema. La forma espressiva è chiara e al tempo stesso tecnicamente rigorosa, proprio in considerazione della destinazione dell¿opera. A tal proposito risultano di grande utilità una serie di strumenti indispensabili per una migliore comprensione del testo: i documenti, i testi di approfondimento inseriti in riquadri, le cartine geostoriche, il glossario. Inoltre, le postille a margine e le sintesi e i prospetti cronologici a fine capitolo consentono agli studenti un veloce ripasso alla vigilia dell'esame.
LA SCRITTURA PROFESSIONALE
Il volume nasce da un'esperienza quasi decennale di insegnamento nel Laboratorio di italiano tenuto presso il Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L'esperienza indica come l'analisi del testo e il commento delle varie tipologie testuali debbano affiancarsi, anche in relazione alle situazioni concrete del mondo del lavoro, alla stesura di testi in grado di rispondere a esigenze reali: il volume affianca perciò alla trattazione teorica numerosi esempi pratici ed esercizi, che simulano richieste reali di svariati contesti lavorativi.Indirizzato agli studenti universitari e a tutti coloro che, già inseriti nel mondo del lavoro, desiderano migliorare le proprie abilità di scrittura, il volume è diviso in due sezioni: la prima, propedeutica e relativa alle competenze di base, analizza le principali tipologie testuali, la stesura degli appunti, la lettura veloce, il riassunto, la rielaborazione e la riscrittura di testi, la correzione di bozze, la stesura di liste e la grafica di un testo a stampa. La seconda, più operativa e fortemente legata al mondo del lavoro, analizza invece la corrispondenza e altri testi brevi (dalla lettera alle e-mail), la prosa divulgativa (dépliant e opuscoli), di ambito lavorativo (abstract, memorandum, relazione e verbale), giornalistico (carta stampata, radio, televisione e internet), quella richiesta nell'ambito dell'ufficio stampa (comunicato stampa, cartella stampa e parlato in pubblico) e quella scientifica (saggio, tesina e tesi).
ANIMALITA’
Se la differenza tra uomo e animale, come ci insegnano gli uomini del Settecento, si colma con una magnifica gradualità di forme viventi, compito della filosofia è quello di descrivere le peculiarità dell'uno e dell'altro senza perdere di vista che si tratta solo di differenze quantitative. Compito di chi legge il Settecento è però quello di non perdere mai di vista un'altra verità: quella per cui le differenze quantitative si possono trasformare in differenze qualitative. Ecco perché allora l'estetica dovrebbe preoccuparsi dell'animalità. Non si vuole qui indagare l'attrattiva che la vita animale esercita sull'artista. Non è nemmeno una prospettiva mimetica quella che viene affrontata. Piuttosto, a partire dall'analisi del ruolo dell'anima animale nel Settecento, ci si vuole avvicinare al significato di quei passi di Valéry nei quali il lavoro del mollusco, che emana la sua conchiglia, diventa la metafora del lavoro dell'artista. Nella conchiglia l'uomo vuole riconoscere un fare che gli appartiene, un produrre che gli è proprio, non tanto per la tecnica che in essa si esprime ma per quanto di misterioso, il mistero appunto della creazione artistica, in essa si cela.
L’INFORMATICA INVISIBILE. COME GLI ALGORITMI REGOLANO LA NOSTRA VITA… E TUTTO IL RESTO
Anche se la nascita degli algoritmi si può far risalire a circa il 2000 a.C., datazione delle tavolette mesopotamiche e dei papiri egiziani riportanti i primi esempi di procedimenti di calcolo, la definizione formale del concetto di algoritmo ha cominciato a essere approfondita solo nel XX secolo e ha costituito una premessa indispensabile per la realizzazione del primo calcolatore elettronico programmabile e dei primi linguaggi di programmazione. Oggi è facile affermare che gli algoritmi caratterizzano molti aspetti della nostra vita quotidiana. La prenotazione di un posto in aereo, l'effettuazione di una transazione sicura ad uno sportello bancario elettronico, la ricerca di informazioni nel Web, la sicurezza della firma elettronica, la compressione o decompressione di file di musica o immagini sono solo alcuni esempi della pervasività degli algoritmi nella nostra vita quotidiana. Però, nonostante questa massiccia presenza degli algoritmi nelle applicazioni a noi più familiari, il loro ruolo e la loro rilevanza ai fini di garantire le prestazioni delle applicazioni stesse sono ignorati dalla maggior parte degli utenti o, nella migliore delle ipotesi, considerati solo come aspetti tecnici di poca rilevanza. Con questo volume si desidera colmare questa lacuna conoscitiva presentando una serie di applicazioni che incontriamo quotidianamente nello svolgimento delle nostre attività di lavoro o di svago, mettendo in evidenza per ciascuna di esse le tecniche algoritmiche utilizzate, le loro basi concettuali e scientifiche e come esse siano determinanti per la validità delle applicazioni affrontate.
Il volume si rivolge a studiosi, studenti e appassionati di Matematica, Tecnologia e Informatica.
Il volume si rivolge a studiosi, studenti e appassionati di Matematica, Tecnologia e Informatica.
ESTETICA E ORGANIZZAZIONE
L'attenzione alla dimensione estetica si è affermata recentemente negli studi organizzativi e di management configurando un nuovo campo di analisi e una nuova consapevolezza metodologica. La tesi del libro è che la comprensione della vita organizzativa, convenzionalmente dominata dall'approccio "scientifico", logico-razionale, è invece legata anche all'estetica, all'analisi delle dimensioni percettive, sensoriali ed emotive di quanto avviene nelle organizzazioni. Il vissuto dei soggetti nella loro pratica lavorativa, il ruolo delle emozioni, della sensibilità, del gusto, della fantasia, della passione sono elementi fondamentali per la comprensione dell'agire organizzativo. L'importanza dei simboli, della comprensione delle modalità non razionali attraverso le quali i soggetti agiscono nell'organizzazione, del giudizio estetico del lavoro che si fa e del come lo si svolge, dei modi di rapportarsi tra le persone, sono tra i temi affrontati in quest'opera, che cerca di definirne le metodologie di analisi attraverso un originale approccio epistemologico. La comprensione "estetica" delle organizzazioni può rendere conto delle dinamiche più profonde della vita organizzativa, che orientano in modo decisivo i processi produttivi e le relazioni interpersonali. L'analisi dell'organizzazione come ipertesto estetico mette in risalto i pregi di una conoscenza organizzativa dialogica e non-causale e i limiti di un'interpretazione delle organizzazioni basata su un'artificiale separatezza della vita organizzata rispetto al complesso della vita sociale.
DA COLONIE A PAESI IN VIA DI SVILUPPO
Il volume offre una estesa quanto veloce esposizione di eventi storici e argomenti che, esaminati dall'angolatura della Storia economica, arricchisce la trattazione della disciplina con una serie di riferimenti alla contingente attualità. Esso si sviluppa partendo da un necessario aspetto metodologico che include strumenti e modi di vedere i periodi storici in fasi, ere, epoche, snodandosi attraverso un percorso che tende a distaccarsi dalla classica visione eurocentrica, offrendo un panorama quanto più ampio possibile e riflettendo, alla luce di un lento e doloroso declino della civiltà guida americana, su e a cosa porterà l'estensione mondiale dell'«industrializzazione». Alla luce anche di una forte crisi, quella del 2008, che ancora, a distanza di alcuni anni, attanaglia il sistema mondiale, si è alla ricerca di un nuovo o di nuovi paradigmi dello sviluppo o di approcci che rifuggano da ogni dogmatismo, come quello ecologico, che possano anche aiutare a comprendere e a collocare la globalizzazione in un contesto diverso da quello entro il quale di solito viene relegata, e cioè quello economico. Questo spiega l'atteggiamento di alcune potenze emergenti, come la Cina, che nonostante la crisi stanno adottando una strategia di penetrazione economica, e non solo, nei confronti dell'Africa.
LE PAROLE DELL’ITALIA CHE CAMBIA
Partendo dai neologismi raccolti negli ultimi dieci anni per gli aggiornamenti del Dizionario della lingua italiana di G. Devoto e G. C. Oli, questo libro cerca di raccontare fino a che punto e in che modo i mutamenti della lingua rispecchino i cambiamenti della nostra società. Ogni capitolo individua un tema di particolare interesse da un punto di vista culturale e sociale ed è strutturato in una parte introduttiva, in cui i neologismi costituiscono la traccia di una riflessione non solo linguistica, e in una sezione (Parole dal vivo) che raccoglie le attestazioni dei lemmi selezionati, provenienti da quotidiani, siti Internet, testi di saggistica e di narrativa. Ne deriva una sorta di diario di viaggio che fotografa, attraverso le parole, le frenetiche e, talvolta, anche travagliate trasformazioni dell'Italia a cavallo del nuovo millennio.
INTRODUZIONE ALLA STORIA DELL’ARCHITETTURA
Le Facoltà di Architettura italiane si distinguono, in Europa, per lo spazio riservato alla storia. Il volume è dedicato agli studenti e a tutti coloro che si avvicinano all'architettura e si propone, in forma piana e aperta, come guida alla ricerca di un metodo storico specifico per la storia dell'architettura. Dopo un breve capitolo sulle origini (dal XV al XIX secolo), l'autore approfondisce l'emergere della storia dell'architettura come disciplina distinta dalla storia dell'arte: da Gustavo Giovannoni, uno dei principali fondatori della Scuola Superiore di Architettura (1919), poi Facoltà (1935) dell'Università di Roma e primo riferimento della cosiddetta "scuola romana", ad oggi. Affronta quindi le principali questioni sul rapporto fra "scienza" storica, architettura e didattica dell'architettura. Il lettore viene guidato, passo dopo passo, a considerare le vicende ricorrenti nella realizzazione di un'architettura, dal programma alla costruzione, e riceve indicazioni sulle ricerche necessarie e l'uso delle fonti più attinenti, a partire dall'edificio stesso, per ricostruirne la complessità. L'attenzione storica e critica si sposta dall''autore' e dallo stesso risultato visivo conclusivo dell'opera - pur senza, ovviamente, ignorarli - al suo processo di formazione con l'intervento e la partecipazione di tanti protagonisti. Seguono indicazioni sulla stesura di una ricerca e un'appendice che esemplifica la configurazione di schede sui principali strumenti, quali il rilievo, i disegni e i documenti. l'analisi delle tecniche e dei materiali.
STORIA DELLA LETTERATURA INGLESE
L'opera è un'autorevole introduzione allo studio di una tra le letterature più ricche d'Europa.
Seguendo lo sviluppo dei generi letterari, il testo compie un percorso che va da Beowulf al postmodernismo. La presentazione delle opere e delle figure chiave nella storia della letteratura inglese - da Anselmo e Chaucer a Spenser e Bunyan, da Swift e Johnson a Dickens e D.H. Lawrence, da Shakespeare a Pinter - è inserita nel contesto storico, politico, sociale e culturale in cui i vari autori hanno operato, mentre il canone letterario inglese viene colto nella sua genesi e nella sua evoluzione. All'interno del testo si trovano sezioni specifiche dedicate alla prosa e alla poesia della fine del Novecento (Seamus Heaney, Angela Carter, Jeanette Winterson e Salman Rushdie), alla poesia irlandese e al teatro. Un particolare spazio è riservato poi alla letteratura femminile così come agli autori di origine scozzese e gallese. La Storia della letteratura inglese, originariamente apparsa nel 1994, ha avuto una seconda edizione riveduta e ampliata nel 2000. Su quest'ultima è stata condotta la presente traduzione.
Seguendo lo sviluppo dei generi letterari, il testo compie un percorso che va da Beowulf al postmodernismo. La presentazione delle opere e delle figure chiave nella storia della letteratura inglese - da Anselmo e Chaucer a Spenser e Bunyan, da Swift e Johnson a Dickens e D.H. Lawrence, da Shakespeare a Pinter - è inserita nel contesto storico, politico, sociale e culturale in cui i vari autori hanno operato, mentre il canone letterario inglese viene colto nella sua genesi e nella sua evoluzione. All'interno del testo si trovano sezioni specifiche dedicate alla prosa e alla poesia della fine del Novecento (Seamus Heaney, Angela Carter, Jeanette Winterson e Salman Rushdie), alla poesia irlandese e al teatro. Un particolare spazio è riservato poi alla letteratura femminile così come agli autori di origine scozzese e gallese. La Storia della letteratura inglese, originariamente apparsa nel 1994, ha avuto una seconda edizione riveduta e ampliata nel 2000. Su quest'ultima è stata condotta la presente traduzione.