Tutte le civiltà umane hanno sempre pensato che il mondo fosse fatto di Cielo sopra e Terra sotto. Tutte, eccetto una. Per i Greci la Terra era un sasso che galleggia nello spazio; sotto la Terra non c'era altra terra, né tartarughe, né le gigantesche colonne di cui parla la Bibbia. Come hanno fatto i Greci a comprendere che la Terra è sospesa nel nulla? Chi lo ha capito e come? La rivoluzione scientifica moderna non sarebbe stata possibile senza l'intuizione di Anassimandro. Fu lui il primo a comprendere che la terra è un corpo che vaga, "galleggia", nello spazio: «una delle idee più audaci, rivoluzionarie e portentose dell'intera storia del pensiero umano», come l'ha definita Karl Popper. È questa la scintilla da cui prende forma ancora oggi la conoscenza. È di questa straordinaria rivoluzione scientifica, che ha aperto la strada a quelle di Copernico, Galileo, Newton e Einstein, della storia dell'uomo, della natura del pensiero scientifico, della sua capacità critica e ribelle, della forza con cui sovverte l'ordine delle cose e la nostra immagine del mondo, che ci parla il fisico Carlo Rovelli in Che cos'è la scienza. La rivoluzione di Anassimandro. «Prendendo spunto dalla rilettura di Anassimandro come primo scienziato», spiega Armando Massarenti, direttore della Collana, «Rovelli disegna una riflessione articolata e complessa sulla natura del pensiero scientifico, criticando frontalmente tanto il dogmatismo antiscientifico di chi pensa di essere depositario della verità, quanto il relativismo culturale oggi tanto di moda. In un periodo in cui ci sono segni di oscurantismo strisciante, egli ci offre una difesa vivace e appassionata della libertà del pensiero e il libro spazia sui grandi temi di scienza e democrazia, incertezza come base del sapere, polemica con il relativismo culturale, scienza e religione sono sollevati da quella straordinaria avventura aperta dal pensiero critico di Anassimandro».
Anno: 1970
LA MAFIA COME METODO
Nel 1991, un anno prima delle stragi di Capaci e di via d'Amelio, era già chiaro, per chi avesse la lucidità necessaria, che la mafia, o, meglio, le mafie italiane, avevano un metodo di comportamento che si stava espandendo nelle istituzioni politiche e nella società civile dell'Italia contemporanea e che la reazione dello Stato si era dimostrata, fino a quel momento, debole e inefficace. Quello che sta accadendo ora appare come la conseguenza di una lunga coabitazione tra mafia e politica che è destinata a durare ancora fino a quando lo Stato non debellerà il fenomeno mafioso. Ma questo tentativo è davvero in corso? L'autore ha molti dubbi al riguardo e sente il bisogno di rievocare quello che è successo nei primi centocinquant'anni dell'Italia unita, riandando sommariamente al periodo che precede l'unificazione nazionale, indicando le conquiste e le contraddizioni delle numerose commissioni parlamentari di inchiesta, le battaglie e le sconfitte dei magistrati, le stragi terribili degli anni ottanta e novanta. È una storia che ha segnato la nostra Italia, e ancora continua a segnarla, in maniera indelebile.
SCRITTI SULLA TOSCANA VOL. II: ALLA SCOPERTA DI PRATO (1979-2006)
Gli Scritti sulla Toscana riproducono la parte essenziale degli studi e degli interventi sull'economia e sulla società toscana di Giacomo Becattini, professore emerito di Economia politica nell'Università di Firenze. Coprendo un arco temporale di mezzo secolo e un vasto arco tematico, da un punto di vista di riconosciuto rilievo, i quattro volumi integrano utilmente i corsi di Storia contemporanea della regione.
Il presente volume
Alla scoperta di Prato (1979-2006), a cura di Gabi Dei Ottati, disegna il prototipo del distretto industriale italiano. Il volume contiene anche Il bruco e la farfalla. Prato nel mondo che cambia, libro che è stato tradotto in varie lingue e costituisce un sicuro punto di riferimento nella ricca letteratura sui distretti industriali.
Il presente volume
Alla scoperta di Prato (1979-2006), a cura di Gabi Dei Ottati, disegna il prototipo del distretto industriale italiano. Il volume contiene anche Il bruco e la farfalla. Prato nel mondo che cambia, libro che è stato tradotto in varie lingue e costituisce un sicuro punto di riferimento nella ricca letteratura sui distretti industriali.
SCRITTI SULLA TOSCANA VOL. III: NELLA MISCHIA: IL CONFRONTO DELLE IDEE (1970-2006)
Gli Scritti sulla Toscana riproducono la parte essenziale degli studi e degli interventi sull'economia e sulla società toscanadi Giacomo Becattini, professore emerito di Economia politica nell'Università di Firenze. Coprendo un arco temporale di mezzo secolo e un vasto arco tematico, da un punto di vista di riconosciuto rilievo, i quattro volumi integrano utilmente i corsi di Storia contemporanea della regione.
Il presente volume
Nella mischia. Il confronto delle idee (1970-2006), a cura du Marco Bellandi, ci mostra i problemi della diffusione ed affermazione di un punto di vista nuovo in un ambiente scientifico e politico diversamente orientato.
Il presente volume
Nella mischia. Il confronto delle idee (1970-2006), a cura du Marco Bellandi, ci mostra i problemi della diffusione ed affermazione di un punto di vista nuovo in un ambiente scientifico e politico diversamente orientato.
SCRITTI SULLA TOSCANA VOL. IV: MISCELLANEA (1954-2007)
Gli Scritti sulla Toscana riproducono la parte essenziale degli studi e degli interventi sull'economia e sulla società toscanadi Giacomo Becattini, professore emerito di Economia politica nell'Università di Firenze. Coprendo un arco temporale di mezzo secolo e un vasto arco tematico, da un punto di vista di riconosciuto rilievo, i quattro volumi integrano utilmente i corsi di Storia contemporanea della regione.
Il presente volume
Miscellanea (1954-2007), a cura di Nicolò Bellanca e Tiziano Raffaelli, raccoglie scritti di varia natura, a testimoniare l'attenzione continua dell'autore - dal 1954 al 2007 - per i problemi della Toscana e per i toscani ni carne e ossa, veri o di adozione.
Il presente volume
Miscellanea (1954-2007), a cura di Nicolò Bellanca e Tiziano Raffaelli, raccoglie scritti di varia natura, a testimoniare l'attenzione continua dell'autore - dal 1954 al 2007 - per i problemi della Toscana e per i toscani ni carne e ossa, veri o di adozione.
D. IUNII IUVENALIS, SATURA X
Il volume offre un'edizione con traduzione, introduzione e commento scientifico della decima satira di Giovenale, un testo di particolare interesse nell'ambito della produzione di questo autore, per il quale essa rappresenta un punto di svolta poetico. La sezione introduttiva, vagliando anche le diverse posizioni critiche stratificatesi nel tempo, discute sia gli spinosi problemi legati ad una interpretazione complessiva del componimento in rapporto alle satire precedenti e seguenti, sia quelli di carattere più specifico suscitati dall'assetto del testo e dalla sua formazione. Alla luce di una innovativa linea esegetica che cerca di comporre le molteplici problematiche, il commento, ampio e dettagliato, affronta questioni di vario ordine relative ai singoli versi, proponendo spesso nuove soluzioni alle numerose difficoltà di tipo strettamente testuale. Il volume è completato da una ricca e aggiornata bibliografia.
FLAVII CRESCONII CORIPPI IOHANNIDOS LIBER II
Il poema di Corippo narra i fatti avvenuti negli anni tra il 546 e il 548 in Nordafrica e in particolare le rivolte seguite alla campagna vittoriosa di Belisario, conclusasi un decennio prima con la riconquista della provincia d'Africa dopo un lungo secolo di dominazione vandalica. In particolare, il poeta si concentra sul ruolo militare di Giovanni, l'eroe che intende celebrare, e sul suo provvidenziale intervento a seguito delle prime avvisaglie dell'indebolimento del regno vandalico.Il volume offre un'analisi attenta di tutte le problematiche relative all'opera nonché un'edizione con testo critico e traduzione.
LYSIAE IN HIPPOTHERSEM, IN THEOMNESTUM ET FRAGMENTA EX INCERTIS ORATIONIBUS (P. OXY. XIII 1606)
Il papiro di Ossirinco classificato come P. Oxy. XIII 1606 rappresenta senza dubbio la più importante acquisizione papiracea lisiana, sia per l'estensione delle parti di testo sopravvissute, sia perché una delle orazioni tornate alla luce, tratta di una causa nella quale Lisia fu coinvolto personalmente e fornisce importanti informazioni sul momento più difficile della vita dell'oratore, quello della fuga da Atene durante il regime dei Trenta e del successivo rientro assieme agli esuli guidati da Trasibulo. Il curatore del presente volume si propone di procedere alla revisione generale del manoscritto, a partire dall'esame autoptico dello stesso, di presentare una nuova trascrizione completa dei frammenti e di fornire un'edizione critica attendibile e aggiornata delle sezioni di testo più estese, corredata da brevi note di commento.
P. OVIDII NASONIS HEROIDUM EPISTULA XII MEDEA IASONI
Dopo aver aiutato il marito Giasone e gli Argonauti a conquistare il vello d'oro, Medea si è trasferita a vivere a Corinto, insieme al consorte ed ai due figli, abbandonando il padre per seguire il marito. Dopo alcuni anni però Giasone decide di ripudiare Medea per sposare Creusa la figlia di Creonte, re di Corinto, e acquisire il diritto di successione al trono. Questo è il punto della cronologia mitica in cui Ovidio situa la lettera di Medea. Più che un esperimento letterario far parlare ad un'eroina tragica per eccellenza, come Medea alla vigilia della vendetta, il linguaggio dell'elegia, è una vera e propria sfida. Il volume, oltre a esaminare tutti questi aspetti nell'introduzione e nel commento, offre un'edizione dell'eroide con testo critico e traduzione.
P. OVIDII NASONIS HEROIDUM EPISTULA IX DEIANIRA HERCULI
Deianira, moglie di Ercole, teme che costui le venga sottratto da Iole, la bellissima figlia di Eurito re di Ecalia in Tessaglia, di cui l'eroe si è invaghito. Ricordandosi delle parole del centauro Nesso, che in punto di morte le aveva sussurrato di conservare il suo sangue per utilizzarlo come filtro d'amore, che cosparso sulle vesti del marito lo avrebbe indotto a non guardare alcun'altra donna, Deianire si appresta ad attuare il suo proposito, non presagendo la vendetta di Nesso. Anche in questa eroide Ovidio sfida il canone attribuendo a un'eroina tragica una voce elegiaca, scelta stilistica che conduce a effetti paradossali. Il volume, oltre a esaminare tutti questi aspetti nell'introduzione e nel commento, offre un'edizione dell'eroide con testo critico e traduzione.