Machiavelli: utopia e ferocia. Il varco per la modernità

Gli obiettivi


La lezione si propone di affrontare alcuni nodi fondamentali del pensiero di Machiavelli così come è possibile rinvenirli soprattutto nel Principe: l’ansia del rinnovamento politico e l’utopia del ritorno al grande modello romano coesistono e confliggono con la consapevolezza della ferocia che è insita nell’uomo e che ne costituisce l’ineludibile doppio. È il tema che diverrà decisivo nel pensiero moderno, l'homo duplex, da Stevenson a Conrad a Freud a Primo Levi, fino ad arrivare ai nostri giorni, e di cui le origini dirompenti sono proprio nell’opera del grande Fiorentino. Verrà messa in luce anche l’originalità assoluta della caratura letteraria di Machiavelli, ovvero la sua straordinaria capacità di «scrivere la politica» per capire la realtà per come è davvero, per poterla modificare e riportare così in capo agli uomini la responsabilità ultima del proprio destino (Virtù vs Fortuna).

 

Si parlerà di:



  • L’esperienza delle cose moderne e la lezione delle antiche: è il nodo decisivo del pensiero di Machiavelli, che ‘pensa’ il passato come determinante per costruire il futuro e comprendere il presente. Diverrà un topos di tutta la storia del pensiero moderno. Qui sarà utile leggere la Dedica del Principe e passi dei Discorsi.

  • Uomo e bestia, la natura dell'uomo e la politica: analisi del capitolo forse più sconvolgente del Principe, il XVIII, dove in un incalzare di grande efficacia stilistica si espone proprio la necessità di partire dall’uomo per come è davvero e non dalle consolatorie immagini che ne sono state date dalla stessa tradizione cristiana e umanistica.

  • Agostiniano senza grazia: l’uomo non deve farsi vincere dal pessimismo, ma la dura realtà deve dargli la forza di operare sapendo che può contare solo sulle sue forze e che nessun «disegno provvidenziale» o grazia divina lo aiuterà.

  • I giovani spavaldi e vincenti: altro capitolo decisivo e rivoluzionario è il XXV del Principe, dove in un certo senso per la prima volta nella storia del pensiero occidentale si teorizza la necessità di un profondo «ricambio generazionale», unico in grado di rinnovare gli ordinamenti e vincere l’impeto dell’oggettivo e implacabile trascorrere del mondo e dei suoi destini (la Fortuna/donna che solo la Virtù/giovane guerriero e politico può sconfiggere).

  • Lo scrittore grande classico della letteratura: sarà necessario dare pieno conto delle caratteristiche della scrittura di altissimo livello di Machiavelli, con qualche esempio tratto anche dalle opere teatrali e dall’epistolario.



Relatore


Gian Mario Anselmi è professore dell’Alma Mater Università di Bologna, dove è stato a lungo ordinario di Letteratura italiana e di Letteratura italiana medievale. I suoi interessi riguardano soprattutto Dante, Machiavelli, Guicciardini, Tasso e in genere il Rinascimento, sui quali ha scritto molte monografie e saggi specialistici. Da tempo si è dedicato anche alla letteratura in relazione a molti ambiti contemporanei fra cui nuovi media, serie Tv, cinema e digital humanities. Fra i suoi ultimi volumi ricordiamo: L'immaginario e la ragione (Carocci, 2017); L’approdo della letteratura (Roma, 2018); Leggere i classici italiani, un'antologia (con Loredana Chines) (Bologna, 2019); I passaggi e la cronologia della letteratura italiana (con Francesca Tomasi) (Bologna, 2021). Per Le Monnier ha scritto con N. Bonazzi il volume Niccolò Machiavelli (Milano-Firenze, 2011).

 

 

Dal nostro catalogo Università e saggistica

NICCOLO' MACHIAVELLI

di Gian Mario Anselmi, Nicola Bonazzi
Machiavelli continua a parlare alla nostra modernità avendo per primo intuìto la radice anche ferina dell'uomo, l'atavica pulsione animale che ne guida azioni e comportamenti; ma avendo altresì compreso che tale pulsione può essere una risorsa di cui vanno sfruttati tutti gli aspetti positivi.
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