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Recensire e educare

L'«Edinburgh Review» e le riviste culturali britanniche nella prima parte dell'Ottocento

Giovanni Aldobrandini

Il testo

«Le recensioni in forma di saggi e i saggi in forma di recensioni». Questo format, ancora presente in varie riviste culturali, è nato nei periodici britannici del Settecento, ma si è sviluppato specialmente nel primo Ottocento, con critica di costume, letteratura e politica. Essi hanno contribuito a formare l’opinione pubblica borghese, allora la più informata e articolata in Europa. Le teorie di Adam Smith, degli illuministi scozzesi, degli economisti politici vi sono per la prima volta esposte e discusse. I grandi poeti e scrittori romantici come Byron, Scott, Wordsworth vi vengono recensiti o vi scrivono. I partiti politici, whig e tories, poi liberali e conservatori, vi trovano le loro origini ideologiche. Un viaggio nella stampa periodica del tempo e in particolare nell’«Edinburgh Review» è importante per comprendere non solo la formazione della cultura britannica, ma anche del liberalismo moderno.

L’autore

Giovanni Aldobrandini è nato a Roma nel 1951. Si è laureato in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma e quindi ha conseguito un M.A. in Sociologia alla Columbia University di New York. Ha insegnato Politica Comparata alla LUISS di Roma, Storia d’Inghilterra all’Università La Sapienza e quindi Storia delle Dottrine Politiche alla LUISS di Roma. È stato visiting fellow presso l’Università La Marmara di Istanbul, il St. John’s College di Cambridge e la London School of Economics. Si è specialmente concentrato sulla storia sociale dell’Ottocento inglese. Tra i suoi libri, The Wishful Thinking: Storia del pacifismo inglese nell’Ottocento (2009), Le élites dell’Ottocento (2013). Ha tenuto conferenze in università europee e scritto recensioni e articoli in varie riviste accademiche. Nei «Quaderni di Storia» ha pubblicato Il buono e il cattivo tempo. Joseph Chamberlain e il progetto riformista e imperialista nell’Inghilterra tardovittoriana.

Indice

Introduzione; 1. I giornali e le riviste; 2. Il libro; 3. Il romanzo; 4. I periodici culturali nel tardo settecento; 5. Le nuove riviste letterarie «romantiche»; 6. Altri periodici e magazines del primo Ottocento; 7. Evoluzione della stampa e «penny magazines»; 8. L’illuminismo scozzese; 9. Le associazioni culturali scozzesi; 10. L’«Edinburgh Review»; 11. L’«Edinburgh Review» e l’identità scozzese; 12. I fondatori; 13. La politica paranoica; 14. Le arti figurative, i viaggi, le letterature e culture straniere; 15. La critica letteraria nella «Review». I Lake Poets e gli altri poeti romantici; 16. Byron e la «Edinburgh Review»; 17. Le critiche di Jeffrey a Stewart; 18. Il discorso sulle donne; 19. L’«Edinburgh Review» e la borghesia; 20. La «Review», la Rivoluzione francese e le guerre napoleoniche; 21. La questione sociale e le critiche alla commercial society; 22. La concezione della Storia e le tensioni sociali all’inizio dell’Ottocento; 23. La «Review» e le rivolte in Spagna; 24. L’economia politica e il dibattito sul protezionismo; 25. Il Bullion Report, i dissidi tra gli economisti e le Combination Laws; 26. La «Review» e la riforma della Poor Law; 27. La «Review» e l’utilitarismo; 28. La «Review», la religione e l’Irlanda; 29. «The Quarterly Review»; 30. Il «Blackwood Edinburgh Magazine»; 31. La «Westminster Review»; Conclusioni; Note; Bibliografia; Indice dei nomi.

Versioni e acquisto

  • Novità

    Edizione cartacea

    pp. VI-298 isbn: 9788800862899

    • € 26,00
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