
La fisica dell'arcobaleno
di Pierdomenico Memeo
- Materie coinvolte: Fisica
“Því að ásbrú / brenn öll loga / heilög vötn hlóa”
“Perché il ponte degli dei / tutto risplende di fiamma / e bruciano le sacre acque”
Edda Poetica; Grímnismál, “Il discorso del dio mascherato” (circa 900 d.C.)
L'arcobaleno è un fenomeno abbastanza comune da trovare nei libri di scienze anche delle scuole di ordine inferiore, ma allo stesso tempo sufficientemente complesso da far sì che permangano alcune idee sbagliate o curiosità poco conosciute riguardo a esso.
Un collegamento con il cielo

Figura 1.Asgard e Bifrost nell'interpretazione di Otto Schenk dell'opra di Richard Wagner “L'Oro del Reno”.
Fisica ottica
La spiegazione di come si forma l'arcobaleno è in teoria piuttosto semplice e si trova in tutti i libri di scienze: la luce del Sole viene rifratta e riflessa all'interno delle goccioline d'acqua sospese nell'atmosfera, dividendosi nei vari colori che poi possiamo osservare. Però, per quanto corretta, questa spiegazione non rende espliciti alcuni aspetti che invece sono interessanti da osservare.
La prima, per quanto ovvia, è che l'arcobaleno non è un oggetto fisico, ma un effetto ottico che dipende dalla posizione dell'osservatore rispetto al Sole. La prima derivazione matematica delle caratteristiche geometriche dell'arcobaleno si deve allo scienziato e matematico persiano Kamāl al-Dīn al-Fārisī (1267–1319). In notazione moderna, si può calcolare che l'angolo al centro per l'arcobaleno primario è compreso tra 40,7° (per il violetto, il colore più interno) e i 42,4° (per il rosso, il colore più esterno); per gli arcobaleni secondari, gli angoli sono di 50,4° e 53,3°.

Figura 1.Rifrazione e riflessione della luce in una gocciolina sferica d'acqua
In secondo luogo, per quanto siamo abituati a vederli come archi di circonferenza, gli arcobaleni sono in realtà effetti ottici a geometria perfettamente circolare. Solitamente, quando ci troviamo sulla superficie della Terra, osserviamo solo la parte al di sopra dell'orizzonte, perché solo guardando verso l'alto possiamo trovare un numero di goccioline d'acqua sospese sufficiente per rendere l'arcobaleno visibile ai nostri occhi. Ma quando ci troviamo in quota, ad esempio in alto su una montagna o a bordo di un aereo, la quantità di goccioline sospese presenti al di sotto della nostra linea di vista può essere sufficiente, regalandoci un arcobaleno perfettamente circolare.

Figura 1.Elaborazione basata su opera origianle di GMC Lee CC4.0 Remix-Share Alike
Proposta di attività per la classe: Over the rainbow
Ogni partecipante dovrà trovare online (o tra le proprie fotografie) una immagine di un fenomeno ottico atmosferico, e identificare a quale categoria di fenomeni appartiene, e quali sono le sue caratteristiche.
Fenomeni ottici atmosferici
- Aloni
- Glorie
- Archi circumzenitali
- Archi circumorizzontali
- Pareli
- Archi lunari
- Nubi iridescenti
- Nubi nottilucenti
- ...
Tipi di arcobaleno
- Arco primario
- Arco secondario
- Archi soprannumerari
- Banda di Alexandros
- Archi gemellati
- Archi riflessi
- Archi rossi
- ...
Ogni studente e studentessa potrà comporre l'immagine con la spiegazione utilizzando uno strumento di elaborazione di immagini e testo (Microsoft Word; Microsoft Powerpoint; Google Documenti; Google Presentazioni; Canva; o altre app simili).
Sitografia
Sito con spiegazioni chiare e dettagliate sui vari fenomeni di ottica atmosferica
Breve storia dell’arcobaleno come simbolo (in italiano)
Dall’antica Grecia al Nord Europa, passando per alcune antiche leggende asiatiche: i significati dell’arcobaleno nelle varie culture.
Bibliografia
Per le Scuole superiori
Angelo Quartarolo
Pellegrini (2008)
ISBN: 9788881015153
Luci e colori del cielo
Manuale sui fenomeni ottici che si verificano in atmosfera, nella scienza e nella storia
Marco Meniero
Ronca Editore (2020)
ISBN: 9788875460440
Fiat lux
Alla scoperta della luce
Sergio Musazzi
Editoriale Delfino (2022)