INSEGNARE ITALIANO L2 A RELIGIOSI CATTOLICI
L'italiano lingua veicolare nella Chiesa e la formazione linguistica del clero
I destinatari di questo lavoro sono:
- laureati italiani in discipline umanistiche, che già insegnano (o intendono insegnare) italiano come seconda lingua a religiosi cattolici stranieri, anche in vista del superamento dell'esame di Certificazione DITALS di I livello "profilo religiosi cattolici" dell'Università per Stranieri di Siena;
- religiosi e laici italiani inseriti in comunità spirituali in Italia, incaricati di accogliere i religiosi stranieri al loro arrivo dall'estero, aiutandoli ad acquisire delle competenze comunicative di base in italiano, o affiancandoli nello studio per il superamento dell'esame di Certificazione di Lingua Italiana (CILS, CELI, IT o PLIDA) di livello A2, indispensabile per ottenere il permesso di soggiorno di lungo periodo;
- religiosi italiani inseriti in comunità spirituali all'estero, che intendano promuovere la conoscenza della lingua e della cultura italiana fra i propri confratelli e le proprie consorelle allo scopo di permettere loro di affrontare nella maniera migliore l'esperienza del futuro soggiorno in Italia.
Autore/i e indice
Autori
Pierangela Diadori è Professore Associato di Didattica delle lingue moderne presso l’Università per Stranieri di Siena, dove dirige dal 2005 il Centro di Ricerca e Servizio DITALS. Autrice di numerosi saggi e monografie sull’insegnamento dell’italiano a stranieri e sulla formazione dei docenti, si occupa anche di traduzione e mediazione linguistica e culturale.
Indice
Il volume si compone di 6 capitoli e una sezione finale dedicata a 4 appendici: alcune testimonianze dirette dei docenti e degli apprendenti, trascrizioni di interazioni in classe, un esempio di prova di esame per la Certificazione DITALS “profilo religiosi cattolici”.
In particolare questi i temi dei singoli capitoli:
- Capitolo 1: la storia plurilingue della Chiesa e il suo contributo nella lenta evoluzione della lingua italiana.
- Capitolo 2: i tipi di comunicazione in seno alla Chiesa cattolica, caratterizzata da una forte internazionalizzazione e multidiversità linguistica e culturale.
- Capitolo 3: l’ aumento dei religiosi cattolici di madrelingua non italiana nel mondo e la loro alta concentrazione in Italia per prepararsi più approfonditamente per il proprio cammino ecclesiastico.
- Capitolo 4: il declino del latino come lingua veicolare orale e scritta, soprattutto a partire dal Concilio Vaticano II, a favore delle lingue nazionali, in particolare dell’italiano.
- Capitolo 5: alcune recenti indagini sui tratti caratterizzanti degli apprendenti di italiano come lingua straniera: età, genere, cultura, paesi di provenienza, madrelingua, motivazioni allo studio, stili di apprendimento.
- Capitolo 6: le specificità dell’insegnamento dell’italiano a religiosi cattolici, per arrivare a individuare alcune linee guida utili per la formazione dei futuri docenti, integrate dai documenti inseriti in appendice.